VINCISGRASSI MARCHIGIANI
Secondo la tradizione il nome deriverebbe dal fatto che un cuocomacerateseo, secondo una variante, una cuoca anconetana, la preparò in onore del generale austriacoAlfred von Windisch-Graetz (che italianizzato suona molto simile a vincisgrassi)che aveva combattuto controNapoleonenell'assedio diAnconadel1799.
In realtà le origini di questo piatto si perdono nella notte dei tempi, costituendo la portata principe dei pranzi festivi della tradizione contadina delle province di Ancona, Macerata e Fermo.
La sua principale caratteristica è costituita dal “ragù marchigiano” summa di ben 3 differenti tipi di sughi: bovino, di maiale e di pollo. In particolare la nostra ricetta, che ricalca fedelmente quella tradizionale, utilizza ancora le parti meno nobili del pollo, perfettamente in linea con una logica di sussistenza e di massimo sfruttamento delle poche risorse disponibili. Rispetto alla lasagna alla bolognese, inoltre, vi è una minore quantità di salsa besciamella, il che consente una migliore croccantezza delle sfoglie di pasta in fase di cottura.
Il procedimento di preparazione è ancora tutto manuale, frutto dell’esperienza tramandataci dalle nostre nonne: si unge la placca da forno col grasso affiorato dal ragù, e quindi si formano gli strati alternando la pasta fresca precedentemente lessata (al dente) con ragù, besciamella e formaggio grattugiato. Il numero ottimale di strati è 7.
Una lenta cottura in forno a legna a 180°C per 20-30 minuti è l’ultimo passaggio prima di servire fumante a tavola.
La risultante è una combinazione di sapori diversi in grado di dare al piatto un gusto intenso ed inconfondibile.
Disponibile nei formati 300 gr e 1500 gr